Cominciamo oggi ad introdurre un argomento vasto, spesso contraddittorio e dove è facile disorientarsi: gli integratori.
Parleremo di integratori perché a lungo ho avuto la convinzione che non servissero, nel caso in cui si facesse ricorso ad una alimentazione varia, senza preclusioni particolari.
Nel tempo, però, ho dovuto ricredermi: un po’ perchè è veramente difficile mangiare di tutto, senza eccessi ed assimilare continuamente le giuste quantità di principi nutritivi, un po’ perchè gli alimenti che comunemente acquistiamo sono quasi sempre stati soggetti a processi tecnologici che ne hanno almeno in parte modificato la biodisponibilità di alcuni principi. Per non parlare, poi, di tutti i trattamenti a cui normalmente sottoponiamo gli alimenti prima di consumarli (cottura, stufatura, aggiunta di sale, ecc…), che contribuiscono anch’essi ad alterare il profilo nutrizionale di partenza.
Si fa sempre maggior uso, allora, di integratori alimentari, a volte anche abusandone. Diciamo subito che gli integratori alimentari non sono nè medicine nè prodotti dietetici, ma servono esclusivamente ad integrare la nostra alimentazione a scopo salutistico. Non sono, quindi, alimenti, ma una fonte concentrata di nutrienti con effetto nutrizionale o fisiologico.
La scienza che studia se un alimento o un integratore può essere in grado di avere effetti positivi sulla salute è detta NUTRACEUTICA.
E’ bene ricordare che è sempre meglio consultare un medico o un esperto di integrazione alimentare prima di introdurre all’interno del proprio corpo pillole, pasticche o sciroppi vari, così come è importante avere ben chiaro quale sia il “problema” che vogliamo provare a risolvere con un integratore.
1 Comment
Gli integratori alimentari non sono farmaci, come detto da Raffaello; ma è opinione di studiosi del settore che sarebbe il caso di inserirli in tale categoria.
I motivi che fanno valutare positivamente questo passaggio di categoria merceologica sono: innanzitutto la spesso eccessiva superficialità del consumatore verso queste sostanze porta ad una scorretta assunzione delle stesse, con possibili effetti negativi sulla salute, quindi sarebbe meglio rendere obbligatoria una prescrizione medica; inoltre i farmaci vengono sottoposti ad un iter di prove e sperimentazioni di durata pluriennale per accertarne la bontà prima dell’immissione in commercio (e nonostante questo alcuni farmaci si rivelano dannosi). Si crede giusto che anche gli integratori alimentari vengano sottoposti a simili test, in quanto possono provocare danni alla salute se assunti in maniera scorretta.
Riguardo la definizione che lei riporta di “nutraceutica” mi coglie di sorpresa, perché non credevo comprendesse anche degli integratori.
Credo sia utile approfondire la questione riportando la differenza esatta tra alimento e integratore come stabilito dalla normativa.
Intanto rinnovo ai lettori l’invito fatto da Raffaello a consultare sempre un esperto prima di integrare la propria alimentazione, sia per non spendere denaro in qualcosa che potrebbe tranquillamente evitarsi, sia per non rischiare di apportarsi danni alla salute (per esempio perché alcune sostanze, se presenti in eccesso nel nostro organismo, fanno più male che bene).