Cari amici, eccomi di nuovo qui da Oslo, per un breve report della mia terza settimana in Norvegia.
L’estate sta finendo e tra la fine di Agosto e l’inizio di Settembre inizierà ufficialmente l’autunno che, a quanto pare, di norma, dura solo un mese. Da Ottobre, infatti, parte la stagione invernale…che è praticamente infinita, dato che si protrae fino a fine Marzo.
Probabilmente riuscirò a vedere la neve e magari anche ad andare a sciare, dato che con mezz’ora di metro si arriva sulle piste da sci, che sono illuminate ed aperte fino alle 22:00…
Ma di questo riparleremo, in caso, più avanti.
Oggi, invece, voglio parlare di alcune cose che sto apprezzando: la prima è l’orario di apertura dei supermarket. Dalle 7:00 alle 23:00. Sabato e Domenica orario “ridotto”: 9:00 – 23:00. E così, mentre noi in Italia stiamo ancora a chiederci se sia giusto o meno tenere i negozi aperti mezza giornata a Ferragosto…qui si pensa a fatturare….
L’altra è la regola di attendere all’ingresso dei locali che arrivi qualcuno a farci entrare. Non è che si arriva e si va a cercare un cameriere o ci si siede direttamente ad un tavolo. Personalmente, lo trovo molto signorile…
Oslo, del resto, pur ospitando veramente tanti turisti, mantiene sempre una certa eleganza nordica…
A qualunque ora, si trova sempre un posto dove mangiare e qualcosa di interessante da vedere.
La capitale della Norvegia ha acquisito il suo attuale nome meno di 100 anni fa. Prima, infatti, era conosciuta come Christiania, dal 1624 al 1878 e come Kristiania, dal 1878 al 1924.
Rispetto al mio post precedente, ci sono alcune cose da rivedere:
Per quanto riguarda la cucina, cercherò di scoprire qualcosa di più al riguardo. Da buon italiano, infatti, fino ad ora sto facendo appello a tutte le mie (a malapena sufficienti) conoscenze gastronomiche, per prepararmi autonomamente i miei pasti, ma devo assolutamente riuscire a provare il Brunorst: un formaggio tipico che mi ha consigliato un ragazzo italiano che vive qui da 4 anni.
Per il resto, non potendo (dato l’altissima tassazione degli alcolici) degustare vini con la stessa frequenza con cui potevo farlo in Italia, non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima puntata!