#ApprofondimentEnologici – La spumantizzazione: il metodo Scacchi
di Simone Schiaffino
Tra i vari esperti del settore vitivinicolo esiste un gran contendere sull’attribuzione del merito della scoperta del metodo di spumantizzazione del vino.
Senza dubbio noi italiani abbiamo dato un grande contributo alla scoperta del principio della rifermentazione che è la base produttiva dei moderni spumanti.
Ai francesi va comunque il merito di aver prodotto gli Champagne tramite rifermentazione in bottiglia e di averli resi celebri nel mondo.
Dom Perignon, abate vissuto tra la seconda metà del 1600 e la prima metà del 1700, padre dell’omonimo spumante francese è sicuramente nato dopo il monaco benedettino Francesco Scacchi che nel “De Salubri Potu Dissertatio” (“Del bere sano”) datato 1622 teorizzò i vantaggi della conservazione del vino delineando le basi della preparazione dell’attuale spumante e confermando, così, una tradizione centenaria comunque evolutasi nel tempo.
Nel capitolo XXI di tale libro Francesco Scacchi scrive: “ I più ricchi cittadini non contenti di quel sapore, che la natura stessa è solita dare ai vini a seconda della loro diversità, cercano di ottenere con qualche artificio nei vini un nuovo sapore e usano grande diligenza affinché il vino sia aspro o come dicono frizzante, infatti questo supera tutti gli altri in bontà.
Questa proprietà di solleticare e pizzicare tocca al massimo grado al vino preparato con uva passita”.
Lo stesso Scacchi ci dà lezioni di sommellerie scrivendo: “Quando il vino è versato in un recipiente di vetro, come se fossero stati aperti dei fori, quelle esalazioni che prima erano costrette a rimanere inerti, fanno impeto e subito si portano in alto, di modo che in quel veemente movimento appare in abbondanza anche una certa spuma sulla superficie del vino”.
In ultimo ne traccia un analisi sensoriale con questa frase che mi affascina tantissimo: “Versato in un vaso, si vede che per l’impeto delle esalazioni schizzano fuori, sprizzano, si muovono e nel berli si sente che sono dolcemente frizzanti, poiché il gradito e piacevole aroma dei vini viene portato dall’impeto delle esalazioni nell’organo del gusto con tanta forza che per il piacevole e gradito aroma e per l’impeto delle esalazioni nasce la soave sensazione del frizzante.”
E voi che ne pensate? Amate le bollicine? E preferite quelle francesi o quelle italiane? Oppure altre ancora?? Fatecelo sapere con un commento qui o
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Cin Cin!!