#DegustazionItineranti – Franciacorta Derbusco Cives 2010
di Alessandro Serenellini
Questa volta voglio provare a parlarvi di un vino proveniente da una regione vitivinicola che mi ha sempre incuriosito molto, sia per i suoi livelli qualitativi eccellenti, sia per la sua crescente valenza in campo di “bollicine”: la Franciacorta.
Siamo a Erbusco (Brescia), capitale morale della suddetta zona e luogo in sono situate le colline moreniche dove si coltivano quelle che, a detta di molti, sono le migliori viti per la produzione del FRANCIACORTA D.O.C.G.
Derbusco Cives, Franciacorta Blanc de Blanc Millesimato 2010 (tiraggio ad aprile 2011 e sboccatura a novembre 2015), da 12,5° alcolici.
Il vino è commercializzato all’interno di una elegante champagnotta “a collo lungo” con etichetta e capsule molto curate; bottiglia pesante, importante e vetro impenetrabile, da cui possiamo capire che questo Brut 100% Chardonnay è stato pensato per l’invecchiamento. Del resto…come dargli torto…?
L’esame visivo riceve il massimo dei voti data la brillantezza del giallo paglierino con riflessi dorati e le numerose bollicine fini e persistenti.
Al naso è molto intenso, complesso, fine, con aromi fruttati di agrumi (pompelmo rosa in particolare), fiori gialli e qualche accenno di frutta estiva/esotica (albicocca/ananas). Una fragranza che ricorda la crema e la pasticceria in genere, terminando con un bel finale minerale e richiami di frutta secca.
In bocca questo vino, secco, caldo, morbido, fresco, sapido, equilibrato, molto intenso, molto persistente, conferma l’impressione avuta con l’esame olfattivo, trasmettendo anche tutta la freschezza e la complessità che i Franciacorta sanno regalare, arrivando anche a raggiungere i livelli degli Champagne, facilmente riconoscibili dalla chiusura minerale, con forti richiami alle nocciole ed alle mandorle secche.
Il corpo robusto di questo prodotto va di pari passo con la sua armonia ed il suo stato evolutivo è maturo.
Non sono sicuro se la sua longevità possa essere ancora sfruttata, quindi consiglierei di berlo in tempi brevi, abbinandolo ad un bel primo allo scoglio (ricco di crostacei), un bel flan al formaggio Bagòss oppure semplicemente con del buon prosciutto crudo abbastanza salato.
E` un vino da occasioni speciali, di festa, quindi da gustare assieme a persone care e con almeno un paio di bottiglie minimo (soprattutto nel caso dell’abbinamento con pietanze piuttosto sapide).