Queste sono alcune delle domande a cui Matteo Bencini, imprenditore toscano con la passione per il mondo del vino (e non solo), ha cercato di dare risposta con il suo “Gimmewine.it”: la piattaforma nata per raccogliere e promuovere i migliori vini Bag in Box, italiani e internazionali provenienti da Francia, Germania, Spagna, Cile, California e Sud Africa.
Con le Bag in Box siamo di fronte ad una tecnologia sofisticata ed innovativa, studiata appositamente per conservare sostanze liquide e semiliquide, grazie ad una sacca composta da materiali accoppiati (come plastica ed alluminio) che impedisce all’ossigeno di penetrare all’interno. In tal modo il vino, una volta “stappato” il rubinetto, può essere conservato anche per più di un mese.Tale sacca, riempita con il vino e dotata di un rubinetto (o dosatore), viene poi inserita all’interno di una scatola di cartone.
Così facendo, il vino all’interno risulta essere a tenuta stagna e ben isolato dalla luce e dal calore.Negli ultimi anni l’utilizzo di questo sistema di conservazione e trasporto del vino ha conosciuto una diffusione considerevole, soprattutto nei Paesi del Nord Europa, da sempre particolarmente attenti alle questioni ambientali. Nell’ultimo anno in particolare, inoltre, la percentuale di consumo di vino in Bag in Box è arrivata a ricoprire il 40% del consumo totale di vino.
“Si tratta di un imballaggio innovativo, leggero e facilmente impilabile – ci spiega Matteo – che genera 70g di CO2/L contro i 675g rilasciati con la produzione di vino in bottiglia. Già solo questi pochi dati dovrebbero far capire perché stiamo puntando così tanto su questa scelta.”
Utilizzare Bag in Box, inoltre, permettere di facilitare il trasporto del prodotto (con un packaging più leggero e resistente), superando i rischi di rotture che, inevitabilmente, il vetro porta con sé.
Il punto nodale è quello della ricerca della qualità: dalla selezione dei produttori, costante e meticolosa, alle valutazioni dei vini, acquistati solo una volta superata l’attenta analisi di un team di sommelier interno ed ottenuto un determinato punteggio.
Tanti, insomma, i punti di forza che l’uso delle Bag in Box assicura e che solo i preconcetti, che da sempre accompagnano il mondo del vino (così come, ad esempio, l’utilizzo del tappo a vite), possono cercare di rallentare.Il progresso, però, non si può arrestare e progetti come quelli di Vinbaginbox servono proprio a dimostrare quanto la forza delle idee sia inarrestabile ed utile a tutti.
“I nostri clienti abituali sono gli appassionati e bevitori giornalieri, che non vogliono farsi mancare un bicchiere di buon vino ad ogni pasto quotidiano, senza però vedersi pesare sul portafoglio questa loro passione – ci spiega ancora Matteo, che aggiunge – Ci sono poi anche prodotti di nicchia, come vini naturali, biologici e addirittura vini passiti.”
Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutti gli abbinamenti.Sono oltre 200 le referenze attualmente disponibili nel portale, nei formati da 3, 5 litri e bag in tube, consegnate in 24/48h; tuttavia l’obiettivo è quello di arrivare ad avere almeno 300 etichette nel 2022.
E non finisce qui…Matteo e i suoi soci stanno anche lavorando ad un progetto di Franchising, che vedrà aprire “enoBAGoteche” fisiche, con l’esposizione di tutti i vini in Bag in Box a catalogo e la possibilità di consumare i vini in Bag in Box al calice, assaporandoli insieme a gustosi stuzzichini.
Basta poco per far si che da un’idea apparentemente semplice, possa svilupparsi un progetto ambizioso ed al passo coi tempi… Non ci resta, allora, che invitarvi a conoscere e testare in prima persona la qualità delle scelte enologiche selezionate, collegandovi direttamente al sito GimmeWine.it.