Oggi parliamo di un piatto toscano: il Peposo.
Piatto originario di Impruneta, paese delle colline fiorentine noto per la “terra di Impruneta”: una argilla dal colore rosso, contenente sabbia, carbonato di calcio e ossido di ferro, da cui si ottengono terrecotte, mattoni e altri materiali in cotto.
Furono proprio gli addetti alla cottura dei mattoni nelle fornaci (“i fornacini”) ad ideare questa ricetta, mettendo in un angolo della fornace un tegame di coccio con tutti gli ingredienti affogati nel vino e voilà: dopo 5 ore il piatto era pronto.
La lunga cottura, il pepe ed il vino Chianti, inducevano i lavoratori a mangiare insieme al peposo parecchio pane ed a fare delle robuste bevute, per ristorarsi dalla fatica della giornata.
Da notare, cosa non da poco, che siamo di fronte ad un piatto gustoso, privo di grassi e soffritti.
La ricetta – Peposo alla fornacina d’Impruneta
Questa è una delle diverse versioni del piatto, dovute al fatto che si tratta di una preparazione popolare, che varia di famiglia in famiglia. Le quantità degli ingredienti sono approssimative ed a discrezione (e gusto) di chi lo prepara.
Gli ingredienti
– 1 kg di muscolo di chianina
– 1 lt. di Chianti
– 20 chicchi di pepe nero
– 5 spicchi d’aglio vestito
– Pane toscano a fette
– Un mazzetto di salvia ed uno di rosmarino
– Sale
La modalità di preparazione
In una pentola di coccio dalle adeguate dimensioni, disporre il muscolo tagliato a cubetti non troppo piccoli. Aggiungere gli spicchi d’aglio non pelati, il sale, il mazzetto di odori e il pepe. Coprire con il vino e far cuocere a calore moderato, in forno o sul fornello, finchè la carne non risulta estremamente morbida.
Tostare le fette di pane, in forno o sulla griglia, versarci sopra il peposo e servire subito.
Con cosa abbinare il peposo?
Sicuramente vini importanti, possibilmente toscani: Chianti e Morellino di Scansano su tutti, ma anche l’Hibernum (uno straordinario vino medievale di cui parleremo in uno dei prossimi post) è un’ottima soluzione….
Restate connessi….