SECONDA PARTE – L’AZIENDA MONTI
Rigenerati da una notte trascorsa presso lo splendido Grand Hotel Don Juan di Giulianova, si parte per andare a visitare l’Azienda Monti, sita proprio a pochi minuti dall’uscita autostradale di Val Vibrata.
E’ una giornata un po’ british e questo non ci permette di godere a pieno della splendida vista offerta dal promontorio sul quale di erge Cantina e ci impedisce di fare una bella passeggiata tra i filari di Montepulciano, ancora da vendemmiare.
C’è, però, comunque molto da fare, da assaggiare e da vedere…
Sicuramente degne di nota le vasche di cemento utilizzate per la fermentazione e sala destinata agli invecchiamenti dei vini più strutturati, in botti di rovere di slavonia da 25 hl o in barrique francesi.
Oltre alla storia dell’Azienda e ad alcuni aneddoti legati allo sviluppo del marchio (uno spinone di nome Baffo, molto amato dai fondatori dell’azienda, che era solito accompagnare i padroni nelle loro passeggiate in vigna), oggi abbiamo avuto modo di conoscere l’enologo interno della cantina, il giovane Giorgio Vicerai, che da tre anni lavora per l’Azienda Monti, coadiuvato dall’esperto Riccardo Cotarella.
Giorgio ci ha spiegato veramente tutto sui loro vini, prima, durante e dopo una meravigliosa verticale di differenti annate dei loro Montepulciano.
L’Azienda produce un solo bianco: il “Raggio di Luna“. Si tratta di un Controguerra Chardonnay, composto per l’85% dal vitigno francese, al quale si affiancano passerina, pecorino ed un po’ di trebbiano che serve a conferire struttura.
La raccolta delle uve destinate a questo vino avviene agli inizi di settembre. Le fasi del processo di lavorazione sono: pigiadiraspatura, pressatura, fermentazione (generalmente di circa 2 settimane), travaso e affinamento su fecce fini, filtrazione ed imbottigliamento, che avviene di norma dopo 3-4 mesi. La commercializzazione parte dopo circa due mesi.
Pressochè tutto uguale per quanto riguarda la lavorazione del Cerasuolo ottenuto esclusivamente da uve Montepulciano, raccolte nella prima metà di settembre.
La fermentazione di questi due vini avviene a 14-15°C.
Decisamente più ampio il panorama dei vini rossi, che vengono ottenuti con una fermentazione alla temperatura di 24°C.
Possiamo distinguere dei blend di uve e dei vini monovarietali. Partiamo da quest’ultimi:
– Voluptas. Montepulciano d’Abruzzo DOC. Vendemmia: metà ottobre. Durata della macerazione: 14 giorni circa. Non fa legno, ma solo affinamento su fecce fini in botti di cemento. Eventuale affinamento in bottiglia.
Questo vino è l’entry level dell’azienda, il rosso più immediato, che si puà consumare prima. In bocca abbiamo un frutto pieno che ricorda più di tutti la ciliegia, un sapore non rustico, senza note di riduzione, tipiche dei Montepulciano e dei vini ricchi di antociano.
– Senior. Montepulciano d Abruzzo DOCG, Colline Teramane. Vendemmia: seconda metà di ottobre. Durata della macerazione: oltre 20 gg. Affinamento su fecce fini, invecchiamento in botti di rovere di slavonia da 25 hl per 18/24 mesi. Affinamento in bottiglia per circa un anno.
Questo è “il Montepulciano che sa aspettare“, il vino più tradizionale dell’azienda. A mio avviso l’apice dell’intera offerta di rossi della Cantina Monti. Abbiamo provato le annate 2007 (medaglia d’oro expo vini di Zurigo), molto fine, intenso, complesso e morbido al tempo stesso e l’annata 2004, veramente notevole per equilibrio, eleganza e persistenza. Vino più intenso, in grado di regalare affascinanti note balsamiche, tendenti, sul finale, alla liquirizia.
– Pignotto (dal nome del colle dove si trova la cantina). Montepulciano d’Abruzzo DOCG Colline Teramane riserva. L’ultimo ad esser vendemmiato (fine ottobre). Macerazioni molto lunghe (anche 30 gg), affinamento su fecce fini e invecchiamento in barrique francesi per un anno/anno e mezzo. Lungo periodo di affinamento in bottiglia.
Del Pignotto abbiamo avuto il piacere di provare le annate 2007, dal gusto rotondo, 2003, a mio avviso la più interessante, complessa, persistente e molto fine e 2001, più aspro, meno acido, con un retrogusto leggermente amaro e con aromi tendenti al cuoio ed al sottobosco.
Interessante l’evoluzione dei colori di questi vini che passano da un rosso rubino intenso a colorazioni più marroni, tendenti al mattone scuro ed al caramello.
Per quanto riguarda i blend di uve, invece, l’unico vino presente è il Rio Moro Controguerra Rosso DOC riserva. Uvaggi: 70% Montepulciano, 10% sangiovese, 10% merlot, 10% cabernet.
Macerazione di oltre 20 giorni con affinamento su fecce fini ed invecchiamento in botti di rovere di Slavonia da 25 hl per 18/24 mesi. Affinamento in bottiglia per circa un anno.
Di questo vino abbiamo degustato le annate 2007, che si fa apprezzare per i sentori di ribes nero, cannella, vaniglia e tamarindo e 2005, con una maggiore spalla acida ed un tannino decisamente più marcato.
Ora, dopo aver conosciuto meglio tutti i “figli” di questa pregiata azienda, siamo pronti a “celebrarne le nozze” con i piatti del più importante ristorante di Colonnella: Zenobi.
Vi do appuntamento, però, al prossimo post per raccontarvi questo interessantissimo pranzo in uno dei ristoranti che può vantarsi di essere socio di slow food dal 1998.
Per oggi penso di avervi raccontato abbastanza! Come di consueto, è disponibile un arricchimento fotografico di questa meravigliosa mattinata, nella nostra pagina facebook.