Qualche settimana fa, sullo scaffale di un supermercato, ho trovato questo prodotto….
Dato che si faceva riferimento ad un “un particolare metodo di pastorizzazione che permette di mantenere inalterate le proprietà nutrizionali naturali dell’albume e soprattutto di evitare l’aggiunta di additivi e/o conservanti” ho deciso di approfondire la cosa.
Sono ormai fuori dall’università da qualche anno, infatti, e non ricordo di aver mai sentito parlare di questo processo termico chiamato liottizzazione.
Ho scoperto che 1 BOTTIGLIA da 1 kg DI ALBUME LIOTTIZZATO equivale a 32 ALBUMI D’UOVO
• 1 ALBUME = 31,25 g DI ALBUME D’UOVO LIOTTIZZATO
• Residuo secco: 11,5% • Proteine: 10,2% • Lipidi: tracce
• Conservazione a temperatura ambiente fino a 6 mesi: in tale condizione, il prodotto è pronto all’uso e già alla temperatura ottimale per la lavorazione.
• Ideale per tutte le preparazioni in cui sono indispensabili le proprietà montanti dell’albume: meringhe, spumiglie, torrone bianco, creme al burro, semifreddi, parfait, sorbetti, dacquoise.
Molti i rimandi su siti per “palestrati” ma totale silenzio sugli elementi per lo meno basilari di questo trattamento termico.
Ho anche scritto alla Eurovo, che se ho ben capito detiene il brevetto per tale procedimento, augurandomi di poter ricevere qualche informazione in più…
Per il momento restiamo in attesa e se qualcuno dei nostri lettori avesse notizie certe al riguardo, sarò ben lieto di pubblicarle.
6 Comments
Già, Raffaello! Sarei proprio curioso! Purtroppo è un procedimento protetto da brevetto, quindi dubito si possano trovare informazioni tecniche e dettagliate a riguardo
[…] Ricordate l’albume liottizzato di cui vi avevo parlato qualche post fa? […]
[…] beverage blogger, laureato in Tecnologie Alimentari e consumatore del vostro albume liottizzato. Qualche giorno fa ho scritto un post proprio su questo vostro prodotto, riproponendomi di contattarvi per cercare di avere maggiori […]
Non lo produce Eurovo, bensì un’azienda francese. Eurovo è l’importatore.
Grazie per la segnalazione. Comunque non mi hanno risposto e non ho potuto avere maggiori informazioni. Se lei ne ha e vuole condividerle, ne saremmo immensamente contenti.
L’ho visto recentemente in laboratorio ma non ne ho sperimentato l’utilizzo