La serata del 27 giugno è stata l’occasione per assaggiare alcuni dei prodotti di qualità di cui si era parlato in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento, organizzato e promosso dall’Accademia dello stoccafisso, da Re stocco – ordine dei cultori della cucina di mare e dalla Coldiretti, che raccoglie aziende di dimensioni medio piccole, che si avvalgono di sistemi di lavorazione tradizionale, per ottenere prodotti di qualità.
Grande l’affluenza di pubblico e la presenza di autorità. Diversi gli interventi interessanti…
A partire da quello dell’Azienda Tenuta Chirico, in provincia di Salerno, che può vantare l’intera filiera bovina per la produzione di latte da cui ottenere mozzarelle e formaggi, che distribuisce a “km zero” ed è anche organizzata in maniera da sfruttare il biogas prodotto nei suoi allevamenti.
Tra le varie eccellenze della serata, particolare risalto è stato dato alla Pasta di Aldo ed al Sorbetto al limone Giampaoli.
I vincitori della serata:
– per la categoria vini, pari merito il Pecorino Riserva 2013 di Simone Spinelli: 20 mila bottiglie (annata fresca; piccola azienda nata da pochi anni) ed il Verdicchio riserva 2011 “Vigna Novali” di Moncaro (la riconferma del verdicchio come miglior bianco d’Italia).
– per la categoria olio, ha trionfato il monovarietale di Raggia “Suase” di Walter Cestini dell’azienda L’Olivaio di Castelleone di Suasa (olio da abbinare con cibi strutturati).
Il Viale dei sapori è un po’ anche un viale dei saperi, per tutte le conoscenze e competenze che sono messe in campo per la realizzazione di questo evento.
Per quanto riguarda l’olio, questa è stata la prima edizione del concorso, mentre il vino era già stato oggetto di valutazione nella passata edizione, che aveva visto trionfare Susanna e Walter Darini, dell’azienda Colognola, con il loro Ghiffa (clicca qui per la mia recensione di questo vino).
Durante la serata si è ribadita l’importanza di creare una sinergia tra produttori per presentarsi forti sul mercato con un marchio comune.
Walter Darini si è pronunciato sull’importanza di produrre vini di qualità per favorire il buon nome di tutti i produttori di questa regione che, grazie all’enogastronomia e ad eventi come questo, può dare un forte slancio alla propria economia.
Il mio auspicio personale è che i tanti proclami di questa serata possano davvero avere un seguito concreto nel tempo per portare Le Marche a diventare un punto importante del bacino adriatico ionico in cui si sta promuovendo la creazione di una macroregione del bacino Adriatico, in cui dare risalto a livello internazionale a quelli che sono i valori della nostra regione.
Vedremo se davvero i fatti saranno in linea con le parole…nel frattempo clicca qui per vedere tutte le foto di questa serata.
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