Si è appena conclusa una sontuosa tre giorni di “immersione” nel mondo del Vino qui ad Oslo, per la settima edizione dell’Oslo Vinfestival, manifestazione che sta crescendo di anno in anno, coinvolgendo un numero sempre maggiore di aziende, importatori, addetti ai lavori, curiosi, appassionati e sommelier.
Dal 3 al 5 Febbraio, il quartiere di Tjuvholmen è stato il cuore pulsante della Oslo che ama il vino, con una bella esposizione di vini da tutto il mondo, nelle giornate di venerdì e sabato, e con un’avvincente competizione per decretare il miglior sommelier della Scandinavia, domenica pomeriggio.
Una ghiotta occasione per numerosi importatori di promuovere alcuni dei loro vini presenti all’interno del Vinmonopolet e un’ottima opportunità per fare un po’ il “giro del mondo” senza doversi spostare dal cuore di Oslo.
Ecco la lista di tutti i produttori che sono stati proposti durante le prime due giornate di manifestazione:
Bache Gabrielsen Cognac
Roland Champion Champagne
Domaine Jean Touzot (Macon Village)
Meleto (Chianti Classico)
Moet & Chandon
Campo Viejo
Pazo de Villarei
Louis Roederer (Champagne)
Abbazia (Prosecco)
Delapierre (Cava)
Fresita (Chile)
Philipp Kuhn (Germany)
Charles Smith Wines (Washington)
Zonnebloem (South Africa)
Casal Garcia (Vinho verde doc)
Ravenswood (California)
Cave de Turckheim (Alsace)
Finca Manzanos (Rioja)
Villa Borghetti (Valpolicella)
Cecilia Beretta (Valpolicella)
Speri (Valpolicella)
Lorenzo Nifo Sarrapocchiello (Ponte – BN – Italy)
André Brunel (Cotes du Rhone)
Bodega Faustino (Rioja)
Recorrido Itata (Chile)
Dr. Henry John Lindeman (Australia but with a Puglia IGT red wine too)
Penfold Wines Road Magill SA (Australia)
Matua Wines (New Zeland)
Henri Bourgeois (France)
Clos Henri (New Zeland)
Barefoot cellars (Modesto, California)
Miguel Torres (Spain)
Reh Kendermann GmbH Weinkelkerei, Black tower (Germany)
André Delorn (France)
Henriot (France)
Domaine William Fevre (France)
Huber-Verderau (France)
STK Gutsabfullung Sattlerhof GmbH (Austria)
Lalama Dominio Do Bibei (Spain)
Barone Ricasoli (Italy)
Alamos (Argentina)
Dr. Loosen (Germany)
Masi Agricola S.p.A. (Italy)
Odfjell Vineyards Padre Hurtado (Chile)
Lagar de Fornelos (Spain)
Espelt Viticultors (Spain)
Bodegas Gran Feudo (Spain)
Bodega Santa Julia (Argentina)
Wongraven wines (Italy)
Miopasso Italia The Wine People Srl
Von Winning Gmbh
Marchesi Carboni (Campania)
Blanc Foussy (France)
Chateauneuf-du-pape (vaucluse) (France)
Laroche
Pietro di Campo (Italy)
Francois Lurton (France)
Zanni Valpolicella (Italy)
Jose Maria da Fonseca (Portugal)
Bottega Spa Godega di Sant’Urbano (Italy)
Priocca da Ricossa (Italy)
Gabriel Meffre (France)
Banfi (Italy)
Vinergia (Spain)
Georg Breuer (Germany)
Castellblanch sau (Spain)
Old coach road (New Zealand)
Viña Cono Sur (Chile)
E. Michel (France)
Bodega Argento (Argentina)
Altareggia (Italy)
Baron Aimé (France)
Foucher (France)
Chioccioli (Italy)
Giannoni Fabbri (Italy)
Charles & Charles (Washington)
La Monacesca (Italy)
Loxarel (Spain)
Musella Agricola (Italy)
Jaffelin (France)
Domaine Jean Monnier & Fils (France)
Schwedhelm (Germany)
Veuve Ambal (France)
Bodegas Bentomiz (Spain)
Scarzello Giorgio e Figli (Italy)
Mas conscience (France)
Boffa (Italy)
Petrucca e Vela (Italy)
Capuano Ferreri (France)
Laderas de Cabama (Spain)
Quinta do Portal (Portugal)
Bodega Mustiguillo (Spain)
Matsu (Spain)
Siegrist (Germany)
Sicuramente l’anno prossimo bisognerà pensare ad uno spazio ancor più grande per ospitare sia gli espositori che il pubblico, sempre più numeroso.
Personalmente ho avuto il piacere di ritrovare prodotti di aziende che già conoscevo (“La Monacesca” delle Marche e l’abruzzese “Villa Reale”), ma anche di scoprire qualche interessante Champagne (su tutti “E. Michel”) ed un eccellente Moscatel de Setubal Portoghese (“Josè Maria Da Fonseca”).
All’interno del Latter, sempre ad Aker Brygge, invece, Domenica 5 si è tenuta la giornata conclusiva della manifestazione, durante la quale altri produttori vitivinicoli hanno esposto i propri prodotti, in attesa degli eventi clou del festival: le competizioni per decretate il miglior sommelier junior ed il miglior sommelier senior della Scandinavia.
Ho assistito con piacere alla competizione dei Senior, che ha visto anche un italiano (Fancesco Marzola) in gara e proprio nella rosa dei tre finalisti.
Per prima cosa, uno alla volta, i sommelier hanno dovuto assaggiare 5 vini, riconoscerli e trovare il “punto comune”. Nella fattispecie, si è trattato di 5 diversi Sherry, quindi il punto comune era proprio legato alla tipologia e provenienza di questa speciale tipologia di vini.
La seconda prova consisteva nel leggere una carta dei vini che riportava diversi errori, legati all’annata, alla tipologia di vino o alla sua provenienza geografica ed individuarli.
Terza prova: il servizio. Una tavola con 5 commensali che richiedono un menù francese e dei vini, uvaggio bordolese, provenienti da tutto il mondo…meno che dalla Francia. Mentre ogni sommelier esponeva le sue proposte, la leader della tavolata estraeva una bottiglia proveniente dall’Argentina, chiedendo al sommelier di illustrarla e servirla, mediante il decanter. Successivamente, bisognava indicare un caffè adatto alla chiusura del pasto ed un’altra bevanda: due sommelier su tre hanno suggerito un tè giapponese, mentre il terzo ha proposto uno whisky. Per concludere, i commensali hanno richiesto anche il suggerimento di un sigaro ed il servizio dello stesso. E’ in questo momento della competizione che si sono raggiunti momenti anche esilaranti, data la difficoltà che alcuni dei partecipanti hanno avuto nel riuscire ad accendere il sigaro stesso.
Successivamente, i sommelier sono stati messi alla prova, stavolta in contemporanea, con una serie di quiz: 20 domande sono state proiettate sul maxischermo ed i nostri finalisti, in pochi secondi, hanno dovuto fornire la loro risposta, scrivendola su di una lavagnetta da mostrare ai giudici.
L’ultima prova, è consistita nel servizio di una bottiglia magnum di spumante Ferrari, da utilizzare per riempire una serie di coppe, proprio come se si fosse ad un matrimonio o ad un ricevimento.
Ecco di seguito il video di questa fase della finale…
Purtroppo per noi italiani, il nostro connazionale non è riuscito ad andare oltre una, comunque ottima, terza posizione. E’ stato il norvegese Simon Zimmermann, del ristorante Happolati di Oslo, a trionfare, dimostrando grandissima competenza, ma anche simpatia e brillantezza in fase di servizio.
Prima della premiazione dei “sommelier senior” è stato dato spazio anche alla premiazione dei “sommelier junior”, che si erano dati battaglia nel primo pomeriggio.
Come sempre, sulla nostra pagina Facebook trovate anche l’album con tutti i migliori scatti (oltre 100!!) di questa tre giorni “divina”…non perdeteli!!!