Due bottiglie annata 2011: Maccagno Dolcetto delle Langhe DOC & Uberti Franciacorta Brut Saten Magnificentia
Ad agosto, nel mio breve periodo lettone, ho voluto portare con me due bottiglie dall’Italia, da gustare, in compagnia del mio socio, per concederci un paio di momenti di relax…di buon livello…
Per caso, si tratta di due bottiglie del 2011, entrambe molto interessanti, ma di due tipologie di vini assolutamente differenti: il Dolcetto delle Langhe DOC Maccagno ed il Franciacorta Brut Saten Magnificentia Uberti.
Col senno di poi, posso dire che si tratta di due vini che avrei potuto tranquillamente stappare tra qualche anno, perché hanno nelle loro corde freschezza, struttura e capacità evolutiva, ma è inutile piangere sul vino versato…meglio gustarselo, no?!?
Cominciamo con l’austera forza del tannino piemontese, prodotto dalla Cantina Livio e Corrado Maccagno. Un vino pieno, strutturato, con 13 gradi alcolici ed un bel colore rosso rubino, limpido e consistente.
Al naso è intenso, complesso e fine, con richiami di frutta rossa matura, ciliegia, more, cioccolato fondente, un pizzico di tabacco, pepe e cuoio.
In bocca è secco, caldo, morbido, fresco, tannico e sapido. Un’esplosione di gusto, ma soprattutto una espressione raffinata di puro tannino. Un vino forse quasi troppo tannico, ma avvolgente, persistente, intenso ed elegante.
Una gradevolissima scoperta. Un “giovane uomo” forte ed elegante, compagno ideale di serate invernali, col tepore del camino e una tavola imbandita di formaggi stagionati, affettati affumicati, brasati, spezzatini, cacciagione…piatti di una certa complessità, in grado di reggere il confronto con questo tannino pieno ed a tratti quasi tagliente.
Rimaniamo nel Nord Italia, ma spostiamoci in Lombardia, per assaggiare meglio un vino che avevo già avuto modo di provare in occasione della tappa pesarese dell’omonimo Festival del Franciacorta (di cui avevo già parlato qui): il Franciacorta Brut Saten Magnificentia dell’Azienda Uberti.
Prodotto a partire da uve vendemmiate nel 2011, questa setosa bollicina franciacortina da 13 gradi alcolici ed Acidità totale 6,5 è stata degorgiata nel 2016 e rappresenta uno dei prodotti di livello intermedio di questa validissima azienda.
In etichetta troviamo la Magnificentia del Sole, fondamentale per la crescita della vite e determinante per la maturazione dei grappoli.
Vinificato in purezza con uve Chardonnay e messo in bottiglia dopo almeno 36 mesi sui propri lieviti, dove sviluppa elegante spuma e cremosità, questo vino si presenta di colore giallo paglierino, con un perlage finissimo e persistente.
Profumi fini, intensi ed abbastanza complessi, risulta oltremodo gradevole con i suoi aromi di lievito ed un leggero tocco di vaniglia.
In bocca è secco, abbastanza caldo, morbido, fresco, equilibrato, fine ed anche persistente. Un vino che ha tutte le carte in regola per poter sopportare benissimo diversi anni di affinamento in bottiglia e che ben si abbina ad antipasti a base di formaggi, piatti di pesce e gamberetti in salsa rosa.
Insomma, due vini che vi consiglio di tenere da parte e di utilizzare magari anche all’interno dello stesso pasto, per coprire aperitivi e primi piatti (senza sughi di pomodoro) con la bollicina e secondi di carne e piatti più complessi, con il Dolcetto.