Chateau Musar, un salto in Libano…
Assaggiare un vino di una Nazione che non si ha ancora avuto modo di visitare è un po’ come fare un viaggio virtuale in un Mondo che, magari, è molto lontano dal nostro: oggi vi parlo di un vino che mi ha piacevolmente sorpreso, proveniente da un Paese con antiche tradizioni viticolo-enologiche, ma che, di solito, difficilmente si pensa di gustare.
L’azienda in questione è una delle più antiche e rinomate del Libano: Chateau Musar.
Il vino assaggiato è il “Musar Jeune 2013”, un blend di Cinsault (50%), Syrah (35%) e Cabernet Sauvignon (15%), provenienti dai vigneti, certificati biologici, dalla Bekaa Valley, sita nel Nord-Est del Paese, vendemmiati a Settembre del 2013. Titolo alcolometrico: 14°alcolici. E’ un vino la cui produzione non prevede alcun periodo di maturazione in botti di legno.
Rosso rubino, limpido e consistente alla vista, questo vino ha un naso abbastanza intenso, complesso e fine, con richiami alle famiglie olfattive del fruttato (prugna), del floreale (rosa), dello speziato (pepe, liquirizia) e dell’erbaceo.
Al gusto è secco, caldo, abbastanza morbido, fresco, dotato di un tannino leggero e gradevole, abbastanza sapido. Equilibrato ed intenso, è persistente e dotato di buon corpo.
Si fa apprezzare soprattutto per la sua nota leggermente pepata in bocca, anche se a tratti si ha come l’impressione che possa eccedere e diventare leggermente bruciante. Per tal motivo, mi sento di dire che è abbastanza fine ed abbastanza armonico.
E’ un vino da abbinare a piatti complessi, speziati, profumati, come uno spezzatino con piselli ed una spruzzata di tartufo, paste con sughi piccanti, penne all’arrabbiata.
Vino che si può bere anche da soli, in una fredda serata invernale, col camino acceso ed il desiderio di gratificarsi con un piatto sostanzioso ed un vino intrigante da gustarvi assieme…