#RadiniRecensioni – ALMA è un sogno nel cassetto, che ho tirato fuori e realizzato!
di Federico Radini
Il Master Alma è stato per me un sogno che ha rischiato di rimanere tale per le avversità che ho dovuto affrontare, ma era troppo importante per arrendersi e quindi ho fatto di tutto per concretizzarlo…
Tutto comincia dall’ALMADAY, la giornata dove si ha la possibilità di visitare la Scuola e toccare con mano quello che si andrà a vivere per ben nove mesi: il primo giorno è un susseguirsi di sensazioni, dalla gioia e l’emozione per l’avventura che si stava per vivere, alla curiosità per ciò che ci avrebbe aspettato nel corso dei mesi. Si fa la conoscenza degli altri compagni di master con cui condividere questa esperienza, oltre che una parte della propria vita, avvertendo l’incoscienza di realizzare una propria aspirazione Econ cui comprendere ancor di più il misterioso mondo del vino.
Sarà perché sono passati tanti anni, ma il mio primo giorno di scuola non lo ricordo, come altri simili, mentre questo primo giorno in ALMA lo sento ancora vivo dentro di me… Vi confesso che mi sono stizzito quando mi hanno tolto un punto per un compito consegnato in ritardo o quando ci hanno riconosciuto un punteggio inferiore per una prova di gruppo: non tanto per punto, ma per l’impegno che non era stato riconosciuto in pieno!
Questo è ciò che mi ha lasciato ALMA: la voglia di mettersi in gioco oltre ogni cosa, buttarsi in ogni occasione per crescere e metterci tutta l’energia che si ha…o tirarla fuori anche quando non se ne ha più!
Gli ultimi mesi, alternati tra le rimanenti lezioni, la prova di gruppo sul marketing e in giro tra le più importanti cantine italiane, seppur meravigliosi, ci hanno messo a dura prova: è lì che la classe e le varie amicizie possono darti quella scintilla necessaria per andare avanti ed affrontare lo stage e la scrittura della tesina, prima della prova finale.
ALMA, prima di tutto è scuola di vita!
Sentire il vino come un qualcosa di vivo, unico, con una sua anima, che in qualche modo rappresenta lo spirito di chi il vino lo fa!
Persone mosse anch’esse dai propri sogni da realizzare e da tanta passione, ma anche fatica, preoccupazioni e paure…come le improvvise gelate primaverili che hanno certamente tolto il sonno a molti vignaioli.
Allargare la visione e percezione del vino su altri orizzonti, abbandonando le descrizioni tecniche (sicuramente valide ed utili, per certi aspetti, ma talvolta asettiche e prive di coinvolgimento), per cercare di descrivere il vino, il territorio, le storie di come si è arrivati fino ad oggi, raccontando chi c’è dietro, in maniera coinvolgente: sono i produttori i veri protagonisti di quello che troviamo in un calice di vino, dai profumi ai sapori, con tutte le emozioni che ne scaturiscono…
Vi garantisco che quando troverete i vostri “vini” vi accorgerete del senso delle mie parole e se non le comprenderete fino in fondo…bevete un altro calice e l’euforia del vino farà il resto: l’importante che sia vino buono!
Altro aspetto importante è quello delle degustazioni alla cieca, che ti spingono non tanto a cercare d’indovinare quale vino possa essere, ma ad alzare la sensibilità, cercare di carpirne le sfumature e i dettagli che possono venire dai colori e in particolare dai profumi e dal sapore, anche dopo aver deglutito il vino, e continuare a cercare ogni sensazione che ne possa venir fuori anche dal bicchiere oramai vuoto, imparando a mantenere il giusto equilibrio nella descrizione di quanto si è percepito. Trasformare delle sensazioni, delle emozioni e dei ricordi in parole le prime volte non è facile, ci si sente goffi, timidi e fuori luogo, ma è troppa la voglia di condividere tutto ciò e, passati i primi istanti di smarrimento, ben presto ci si accorge di aver già superato queste insicurezze, cominciando a sviluppare uno stile personale, affinando la propria comunicazione.
ALMA è una crescita professionale !