Dal 9 al 24 Novembre si è tenuta a Montichiari (BS), nella splendida cornice di Palazzo Monti della Pieve, I.T.A. – International Taste Awards, il primo Food & Drink Awards organizzato in Italia. Ho avuto il piacere di essere invitato e prendere così parte ad una delle tre giornate di evento.
Tre domeniche consecutive all’insegna dell’analisi sensoriale e della valutazione organolettica: questo è stata la prima edizione dell’International Taste Awards, manifestazione di respiro internazionale con 500 prodotti iscritti provenienti da 29 nazioni differenti e 5 continenti.
Una giuria di ristoratori, sommelier, esperti, gastronomi, degustatori e appassionati ha valutato, alla cieca, i campioni che centinaia di produttori hanno fornito, cercando di valutarli, al meglio possibile, attraverso una scheda di valutazione semplificata (già utilizzata in diversi Concorsi Internazionali) che tiene conto di tutti i principali aspetti sensoriali dell’analisi di una matrice alimentare: esame visivo, olfattivi, gustativo ed equilibrio.
Tutti i giudici sono stati divisi in panel da 4 persone per ogni tavolo, con la possibilità di potersi confrontare.
L’obiettivo di questa manifestazione non è stato quello di trovare il difetto a tutti i costi, ma nemmeno di regalare nulla.
Ci sin è posti in maniera positiva e propositiva verso i prodotti alimentari analizzati, cercando di valutarli in relazione alla loro tipologia e considerando anche che si è trattato, per la maggior parte, di produzioni artigianali.
Nell’esame olfattivo (sia di intensità, che di finezza) si è tenuto in considerazione anche il retrolfatto; nell’esame gustativo-qualitativo, anche le sensazioni tattili fisico-meccaniche.
La scheda, in centesimi, partiva da un valore minimo di 40/100 fino ad un massimo di 100/100. I prodotti sono stati premiati a partire da 71/100:
Per ogni assaggio è stato inoltre richiesto almeno un commento positivo (punto di forza del prodotto) ed almeno un commento critico (come o dove migliorare il prodotto), per aiutare il produttore a cercare di migliorarsi, al di là della valutazione numerica.
Sicuramente è stata una manifestazione molto impegnativa sia dal punto di vista organizzativo che per ogni singolo giudice, considerando le circa 6 ore di assaggi di prodotti anche molto diversi tra loro. Personalmente ho avuto modo di provare circa 40 campioni, tra cui anche 10 vini (un Inzolia e un Grillo molto validi, uno Champagne ed un Franciacorta davvero eccellenti) ed un gin italiano (molto interessante).
Un orgoglio, inoltre, essere l’unico giudice della mia Regione e di tutto il Centro Italia presente a questa manifestazione.
Ora sono in attesa dell’elaborazione statistica dei campioni valutati, per sapere quali sono stati premiati.
Come al solito, tutte le foto realizzate sono disponibili sulla pagina Facebook, all’interno di questo specifico album.
Per ora faccio tanti complimenti all’ideatore della manifestazione, Simone Massenza, e a tutto il suo team.
Seguiranno aggiornamenti. Restate connessi.