Sviluppato su due piani, con una meravigliosa cucina a vista ed una cura per i dettagli che parte dall'arredamento fino ad arrivare alla intrigante ed ampia selezione di vini, questo scrigno di idee gastronomiche ricercate e mai banali si trova lungo le vie centrali del capoluogo abruzzese.
Cecilia Torelli ne è la titolare, oltre ad essere anche produttrice vitivinicola, con vigneti dislocati sia in Gallura che a Capestrano.
Decidiamo, così, di affidarci al suo Cerasuolo d'Abruzzo “Il Casale”, annata 2021, per lasciarci condurre lungo un percorso gastronomico che inizia con la t
artare di pecora, polline crespino e sambuco (un piatto delicatissimo a dispetto di una materia prima non certo poco saporita) delicatissima, per procedere poi con il filetto di pecora scottato, peperone affumicato, lampone fermentato e maionese alla mandorla.
Melodie di sapori che si sciolgono in bocca e ci avvolgono, regalando emozioni che sono, finalmente, una ventata di novità per chi ancora associa a questa regione solo i piatti della tradizione, come le pappardelle al ragù e gli arrosticini...
Profumi, consistenze e ricercatezza non comuni, così come non comune è lo stesso Cerasuolo di Cecilia, davvero unico nel suo genere. Un colore leggermente più tenue del solito, con profumi differenti, che giocano su note floreali delicate e che arrivano ad accarezzare delicatamente le narici, invitando all'assaggio, dove scopriamo un vino leggermente balsamico, spiccatamente fresco e gradevolissimo.
Un buon compagno di viaggio con cui giungere fino ai dolci: autentiche opere d'arte che seducono già alla vista.
Ne assaggiamo giusto due, per concludere degnamente una cena emozionante e dai gusti delicatamente ricercati: "Circe" (a base di limone, cioccolato al latte, muschio bianco, fava tonka) e "Frida" (una mousse di cioccolato bianco con tequila e fumo, cioccolato fondente peperone e lampone, tamarindo).
Giochi di consistenze ed intrecci di gusto che, con elegante maestria, celano ore di prove, studio e lavoro, rivelando sapori di zone anche molto lontane tra loro che si incontrano ed intrecciano elegantemente.
Davvero una piacevole scoperta ed un luogo in cui sicuramente bisognerà tornare: questa piccola cittadella del gusto ha ancora molto da raccontare. Troppo per un solo incontro…