Qualche settimana fa ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con uno dei responsabili del progetto “Io Scelgo Italiano“. Ne venne fuori un’intervista che ha toccato diversi punti (e che, se ti sei perso, puoi rileggere cliccando qui).
Dato che il progetto merita di essere compreso meglio e diffuso, ho deciso di inviargli qualche domanda e….ecco il risultato finale:
1) Chi è IO SCELGO ITALIANO? Chi c’è dietro questo sito? Quando/dove/come e perchè è nato questo progetto?
Il progetto “Io scelgo italiano” nasce, quasi per caso (come si dice in questi casi!) dalla comune passione per la buona cucina e le eccellenze del territorio, di un gruppo di amici che nella vita lavorano in vari settori: c’è un informatico marchigiano , una guida turistica che vive nel Lazio, un insegnante abruzzese con la passione per la buona cucina, una giornalista che scrive su siti di moda ed è sempre in movimento tra Roma e le Marche.
L’idea di creare un sito per parlare di eventi culturali e prodotti “made in Italy” nasce agli inizi del 2012; dopo averne parlato di persona subito decidiamo di mettere in piedi un blog e ci mettiamo alla ricerca di prodotti tipici e di attività artigianali di nicchia, a cui dare visibilità attraverso le pagine di “Io scelgo italiano”.
2) In un mondo sempre più globalizzato, ha senso parlare ancora di Italia o dovremmo cercare di abituarci a ragionare da “cittadini europei”?
Sicuramente dobbiamo abituarci a ragionare da cittadini europei, nel senso che dobbiamo renderci conto che ogni realtà locale, per quanto bella e caratteristica,
deve rapportarsi con altre realtà. Non a caso negli ultimi anni si parla sempre più di “reti d’impresa”, perchè è proprio la collaborazione, la libera circolazione (di persone, di merci e di idee) e la condivisione, che permette a tutta una comunità di migliorare, di crescere ed aumentare il proprio benessere.
Sicuramente quindi, confrontarsi con gli altri Paesi europei è un vantaggio; una volta di diceva “quanto sei provinciale” per sottolineare la chiusura mentale di qualcuno, nella realtà odierna, sempre più globalizzata, essere provinciali, non porta a valorizzare il proprio patrimonio culturale ma solo all’isolamento.
D’altra parte è però importante valorizzare la nostra cultura,le nostre tradizioni, i nostri paesaggi, la cucina italiana e le produzioni manifatturiere del Bel Paese.
Chi viene a visitare l’Italia non si innamora solo dei monumenti e dei paesaggi ma anche del nostro modo di vivere, dei nostri piatti, del folklore e delle nostre tradizioni. Nel nostro piccolo, noi di “io scelgo italiano” vogliamo contribuire a valorizzare questo patrimonio.
3) Qual’è la mission di IO SCELGO ITALIANO e come, concretamente, cercate di perseguirla giorno dopo giorno?
La nostra mission è quella di contribuire a promuovere i prodotti e la cultura italiana, valorizzando sopratutto quelle eccellenze spesso nascoste, ovvero piccole realtà che sono poco note ma che sono di grande valore. Cerchiamo di perseguire questa mission andando alla ricerca, tra le tante notizie che appaiono ogni giorno sui siti, di quelle realtà “di nicchia” che meglio rappresentano secondo noi lo spirito dell’ italianità (prodotti artigianali di qualità, sapori tradizionali, eventi storici e culturali che caratterizzano i vari territori) e dando voce, spesso tramite vere e proprie interviste, ai protagonisti di questi piccoli esempi di “made in Italy”.
4) Secondo voi, come possono le aziende italiane superare il momento di contrazione degli acquisti (leggi “crisi”) che ormai ci attanaglia da tanto tempo? L’export è l’unica soluzione?
L’export è sicuramente importante, ma non dimentichiamoci che abbiamo un patrimonio storico ed artistico che può permetterci di attirare in Italia ogni anno milioni di stranieri, che proprio durante il soggiorno nel nostro Paese, hanno modo di apprezzare i prodotti italiani e ne diventano consumatori. Il turismo è sicuramente una grande risorsa e ci può dare una grande mano in tempi di crisi come questi. Le aziende italiane che lavorano nel campo agro-alimentare o del fashion sicuramente possono trarre vantaggio da questo appeal che l’Italia (e la cultura italiana) suscita negli stranieri, contribuendo a far conoscere prodotti italiani di qualità. Compito delle istituzioni è quello di tutelare il made in Italy. Se tutti gli attori collaborano, alla fine il successo per le aziende italiane (e per tutto il Paese) sicuramente arriverà.
5) Dove volete arrivare con il vostro progetto e che obiettivi avete per i prossimi mesi?
Sicuramente vogliamo incrementare il numero di lettori che ci segue, in questi ultimi mesi abbiamo iniziato a ricevere email di piccoli artigiani che, dopo aver scoperto il nostro sito, ci hanno chiesto di essere intervistati. Questa per noi è davvero una grande soddisfazione. Oltre a scrivere, ovviamente cerchiamo di partecipare a vari eventi culturali e manifestazioni di settore in giro per l’Italia. In questo modo siamo sicuri di poter toccare con mano la qualità dei prodotti di cui parliamo.
Altra attività in cui ultimamente ci siamo cimentati è l’utilizzo di Tripadvisor. Per lavoro spesso siamo a pranzo o a cena fuori e ci sembrava giusto parlare dei vari locali in cui ci fermiamo. Sicuramente Tripadvisor, se ben utilizzato, è un servizio davvero utile.
6) Salutate in modo originale i lettori di CulturAgrolimentare.com…
Cari amici di CulturAgroalimentare.com , sicuramente anche voi sarete amanti della buona tavola e delle tradizioni italiane..per cui siete sulla buona strada per diventare affezionati lettori di “Io scelgo italiano” 🙂